• 04giu
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    Proyección de RECORDAÇOES DA CASA AMARELA en Cáceres, con motivo del DIA DE PORTUGAL, DE CAMÔES E DAS COMUNIDADES PORTUGUESAS, con presentación de Angélica García Manso.

  • 23feb
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    Venerdì 1 marzo, alle ore 18, presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, festeggeremo il compleanno di Sigismundus Editrice che compie due anni con un doppio evento: lezione multimediale su João César MONTEIRO in occasione dell’uscita del libro di scritti autobiografici “L’alchimista di parole” + esibizione di poesia orale di Stefano SANCHINI in occasione dell’uscita del poemetto “La casa del filo di paglia” (www.sigismundus.it).

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    L’occasione servirà anche a fare il punto su un’esperienza di editoria indipendente di poesia e prosa d’arte che dal margine piceno cerca di sviluppare una serie di ponti di relazione culturale con l’Italia e l’Europa. Presenteremo l’intero catalogo 2011-2013 e proietteremo, anche, alcuni tra i migliori book-trailer per mostrare il nostro “stile” comunicativo e modus operandi perché il libro attraversi e non subisca l’epoca della comunicazione virtuale e virale.
    La serata sarà, anche, di sottoscrizione. Comprare un buon libro fa bene a chi lo legge, può essere un bellissimo regalo ma aiuta, anche, una giovane realtà a resistere a questi anni di tempesta. Festeggeremo poi con un piccolo buffet il nostro secondo compleanno. Tutti gli amici, i cittadini e le realtà del territorio di Ascoli Piceno, ma anche del resto delle Marche e del vicino Abruzzo, sono invitati a fare un brindisi.

    Sigismundus Editrice

  • 03feb
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  • 10gen
    Categorie: Eventi, Notizie Commenti: 0

    “Joáo César Monterio l’alchimista di parole”

    a cura di Liliana Navarra

    Sigismundus Editrice

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    La presentazione del libro “João César Monteiro l’alchimista di parole” si terrà al cinema Trevi di Roma (Cineteca Nazionale) il giorno 1 febbraio 2013 alle ore 19h. Saranno presenti: Liliana Navarra (curatrice del libro), Davide Nota e Gianluca Pulsoni (editori) e Enrico Ghezzi (critico cinematografico). Una serata unica che vuole essere un omaggio alla vigilia dei 10 anni dalla morte del Grande Maestro, cineasta, scrittore, poeta e artista João César Monteiro.

    Come precisa la casa editrice:

    Il libro contiene materiali inediti del cineasta portoghese (autobiografia, poesia, diario, sceneggiatura), capaci di rappresentarne le qualità letterarie e di colmare anche un vuoto conoscitivo relativo al suo lavoro – inaugura la collana “Esodi”, dedicata agli autori stranieri. A corredo del libro verrà proiettato per la prima volta il relativo booktrailer, cortometraggio omaggio dal “presente assente” al “passato presente”, realizzato dall’amico Mauro Santini.

    Per info o prenotazioni del libro: redazione@sigismundus.it

  • 22mag
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    GIOVEDI’ 26 aprile 2012
    Asilo della Conoscenza e della Creatività

    ore 19,00
    QUATTRO CORTI DI JOAO CESAR MONTEIRO
    O Amor das Três Romãs (Portogallo, 1979, 25’)
    Os Dois Soldados (Portogallo, 1979, 25’)
    A mae. O rico e o pobre (Portogallo, 1978-79, 27’)
    Conserva Acabada (Portogallo, 1989, 12’)

    ore 20,30
    incontro con BRUNO ROBERTI critico cinematografico

    ore 21,30
    proiezione di:
    LA COMMEDIA DI DIO (A comédia de Deus)

    di João César Monteiro
    (Portogallo, 1995)

    JOAO CESAR MONTEIRO
    “Era una persona di immensa libertà, un grande artista, dal rigore assoluto. Con lui la creazione si faceva nella carne viva. C’era improvvisazione, ma sapeva precisamente quello che voleva. E’ stupefacente, nel suo lavoro, il modo in cui riusciva ad andare in fondo all’orrore della sordidezza e nello stesso tempoattingere a una luminosità, una poesia, una bellezza straordinarie. Viveva sulla falda tra il fondo degli abissi e il massimo della luce. Era un uomo geniale”.
    (Manuela de Freitas ‘in morte di Joao Cesar Monteiro’ in “Publico”, Lisbona, Febbraio 2003)

    IL CINEMA DI MONTEIRO: NUTRIRSI ALLA FONTE DEL DESIDERIO
    Monteiro, dio-diavolo-vampiro, come nella mistagogia gnostica è il demiurgo che capta il mondo nel suo specchio inaugurando e abolendo la riflessione specchiante, ‘Signore delle mosche’, come la faccia infima della catena divina (da qui il richiamare, dis-identificarsi, all’inizio di Le Bassin, il ‘cast’ gnostico di Strindberg: L’Eterno, invisibile, Dio, Lo spirito maligno, usurpatore, il Principe della terra, Lucifero, il portatore di luce, detronizzato, Arcangeli, Angeli, Adamo ed Eva). Joao de Deus, Don Giovanni di Dio, non molla la preda finchè non ha ceduto alle sue brame, ma la mosca ripete invertendo il meccanismo rispetto al ragno e alla sua ragnatela labirintica.
    Mosca ganica, che richiama il gamos, le nozze sacre, il matrimonio alchimistico, dell’or-ganico e dell’ in-or-ganico, il vuoto-parola bianca che vola sulla pagina immacolata dello schermo, e distaccandosi dal soggetto che la pronuncia, si allontana velocemente fino a dissolversi, per continuare a offrire l’eccesso di un ‘di più’ di senso, di un resto infinito, di una tensione al ‘capire’, al contennere e all’eccedere, che giustamente non potrà mai essere soddisfatta, e perpetuamente destina allo scacco il controllo che la ragione vorrebbe esercitare. Parola desiderante e desiderata:
    Insetti mercuriali , scivolamento e volo desiderante che in Monteiro accennano all’imprendibilità-evanescenza dell’Altro: o lo si diventa o lo si incorpora, lo si copula, lo si divora o lo si vomita, lo si succhia o lo si depone, polline e spoglia, da bruco a farfalla, per poi fargli mettere le ali , rendere altra e volatile questa tracimazione alchemica del nesso corpo-parola-immagine.
    Il testo-corpo, la carne e il foglio, il Libro dei pensieri, il pelo del sesso e il filo del pensiero (che scorre e fluisce, si dipana negli Alcools di Apollinaire) sono, negli estremi e nutrienti film di Joao Cesar Monteiro, il fermentare e il distillare, l’alchimia rimbaudiana del verbo-carne.

    Bruno Roberti

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